Tutti noi, almeno una volta nella vita, possiamo dire di aver partecipato ad una fiera. Ogni paese ne ha una e, da bambini, tutti quanti noi aspettavamo il giorno della fiera per andare a vedere gli animali o le stranezze che ogni anno venivano messe in mostra. Il rito della fiera si ripete da secoli, ovviamente aggiornandosi costantemente per essere al passo con i tempi. L’unica cosa certa e immutabile è la capacità che gli eventi fieristici hanno di muovere numeri non indifferenti di gente che si riuniscono in un unico luogo per dar vita allo spettacolo dello scambio commerciale. In antichità, infatti, le fiere si organizzavano in prossimità delle chiese e in occasione delle feste religiose, tanto che il termine fiera (dal latino “feria”, giorno di festa) e il termine festa patronale erano sovrapponibili. Oggi non è più così, soprattutto se parliamo dei grandi eventi fieristici annuali che si svolgono in ogni periodo dell’anno e in ogni parte del mondo. In Italia, nota al mondo per le sue grandi fiere, soprattutto legate al mondo del Design, dell’Immobiliare, della Moda, del Wedding e dell’Agroalimentare, uno dei periodi più floridi per questi eventi è la stagione autunnale che sta per aprirsi. Nel solo mese di settembre ci saranno circa 30 fiere in giro per la penisola, due tra le quali riconosciute a livello internazionale: il Salone Nautico di Genova, dal 21 Settembre al 26 Settembre, il più grande appuntamento per gli appassionati di nautica e mare che l’anno scorso ha contato ben 127 mila visitatori e il Cersaie di Bologna, dal 25 al 29 settembre, che richiama addetti ai lavori nel campo nella ceramica e appassionati da ogni parte del pianeta. Eppure, nonostante tutte queste brillanti premesse, c’è un dubbio che affligge gran parte degli espositori. Al giorno d’oggi, conviene ancora partecipare ad una fiera? Qual è l’effettivo riscontro economico che si può trarre da questi eventi? O meglio, c’è un riscontro economico? La partecipazione alle fiere, infatti, sta calando nettamente. Si preferiscono strategie di marketing più dirette, magari fondate sulla presenza su Internet dell’azienda e sull’E-Commerce. Le tipologie di Fiere B2C (Business to Consumer) o B2B (Business to Business) sembrano ormai oltrepassate. Le fiere sono quindi destinate al declino? Scongiurando qualsiasi ipotesi catastrofista, in realtà la risposta a questa domanda è semplicemente “non possiamo saperlo”. Di certo, considerare la partecipazione alla fiera una pratica di marketing obsoleta e poco redditizia è un errore. Probabilmente chi non ha ottenuto riscontri ed è tornato a casa solo con un mucchio di biglietti da visita che butterà appena varcata la soglia dell’azienda, non ha preparato una strategia di marketing dettagliata che vada aldilà della semplice compilazione del modulo di adesione alla fiera. Sì, è proprio così, le fiere non sono solo un posto dove andare a mettersi in mostra e stare quattro giorni in uno stand triste e non personalizzato. Le fiere sono un’ottima vetrina, ma la gente si ferma a vedere le cose belle, l’occhio vuole sempre la sua parte. Quindi, se volete partecipare ad una fiera, armatevi di pazienza e tanta tanta creatività. 5 buoni propositi prima di partecipare ad una fiera
Ci sono tanti modi per sfruttare l’energia positiva che si è creata intorno al vostro stand, che sarà bellissimo solo se avete seguito i consigli di sopra. Lo avete fatto? Allora avete uno stand meraviglioso che sicuramente avete fotografato da ogni angolazione, ma le vostra foto, anche condivise su Facebook sembrano tristi e poco coinvolgenti. E se ad immortalare il vostro stand fossero dei professionisti del settore? E se, magari, questi stessi professionisti, che lavoreranno con voi nei giorni dell’evento, realizzassero per voi un Tour Virtuale del vostro Stand da condividere sul sito web dell’azienda e da questo estrapolassero una foto a 360 gradi da pubblicare su Facebook, Instagram, WeChat, Whatsapp e ovunque vogliate? Tutto questo è possibile ed è una strategia di marketing innovativa e perfetta per permettere anche a quei clienti che non hanno potuto partecipare fisicamente alla fiera, di camminare virtualmente nel vostro stand, pur avendo la sensazione di essere lì in carne ed ossa. Ovviamente, è un lavoro che va fatto bene e con le tecnologie più all’avanguardia in circolazione, come quelle di DimensioneTour, azienda che opera nel settore e che ha all’attivo un bel po’ di esperienza sul campo. La fiera è ancora oggi un’ottima opportunità per sviluppare la vostra rete clienti, soprattutto perché è forse una delle poche occasioni in cui si crea un contatto Face to Face con loro, è un luogo di amicizia e di scambio, di condivisione e di commercio. Se tornassimo a considerare tutto ciò, magari, torneremo di nuovo ad aspettare con ansia il giorno della Fiera come da bambini, e anche i nostri clienti non vedranno l’ora di parteciparvi di nuovo e, nell’attesa che il giorno arrivi, rivivremo quello appena concluso ancora e ancora, con un Tour Virtuale del vostro stand.
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Nell’era dei Social Network e del Web 2.0 sta cambiando anche il modo di concepire il turismo, uno dei settori trainanti dell’economia italiana e mondiale. Oggi, come dimostrano molte ricerche statistiche, le vacanze si progettano quasi esclusivamente online. Principalmente sono gli uomini (77%) non sposati (44 %) a programmare una vacanza online, ma il trend si sta allargando, fino a comprendere enormi fette di mercato. Le vacanze cominciano molto prima della partenza, quando, a seguito di capillari ricerche su Internet, il potenziale acquirente di un soggiorno o di un viaggio entra già in contatto con la struttura che lo ospiterà. Il turista, prima di partire, conosce già tutti i pregi e i difetti di quella struttura: ha letto le innumerevoli recensioni su TripAdvisor che milioni di utenti stilano ogni giorno, ha visto le immagini di quella struttura, sa a memoria tutte le informazioni contenute nel sito della struttura prescelta. Insomma, quando il turista arriva in un posto sa cosa aspettarsi e, anzi, pretende di trovarci esattamente tutto ciò che ha letto su Internet. Nel caso non dovesse essere così, il turista ne resterebbe molto deluso. E la delusione è quanto di peggio ci si possa augurare. 5 regole d’oro per un’ottima strategia di web marketing turistico Cosa può fare la tua struttura ricettiva per distinguersi dalle altre? Come puoi garantire al turista che l’esperienza online della vacanza combaci perfettamente con l’esperienza reale, al fine di ottenere un feedback positivo da parte del cliente? Partiamo dal presupposto che il turismo online è un settore molto competitivo: molti sono i competitors per una stessa fascia di territorio o per una stessa tipologia di offerta, e sono anche molto aggressivi. L’intera industria del turismo si è ormai trasferita sul Web, lasciando fuori tutti quelli che non riescono a stare al passo con l’innovazione tecnologica. È quindi importantissimo per una struttura ricettiva che vuole “sopravvivere” in questo mare di concorrenza, investire in strategie di web marketing ben programmate ed efficaci. Ecco le 5 regole che dovresti assolutamente conoscere:
Un tour virtuale per fare la differenza La regola numero 5 merita un paragrafo a sé stante. Molte aziende ricettive si preoccupano di raggiungere un obiettivo mediocre, che basti al sostentamento dell’azienda, senza magari provare a spingere di più sull’acceleratore e a sfruttare a 360 gradi il loro potenziale. Eppure basta davvero poco per fare la differenza. Nella promozione online di una struttura ricettiva, le tecniche e i prodotti che si possono offrire per migliorare la propria competitività sono tantissimi. Le strutture che puntano principalmente sull’estetica e sulla bellezza sia della struttura stessa, ma anche del luogo che la ospita - basti pensare ad un resort con vista sul mare, una sala ricevimenti in una antica masseria - possono arricchire la loro offerta online corredando il loro sito con un tour virtuale, che presenti in maniera coinvolgente il posto che l’utente sta decidendo di prenotare. Come già detto prima, infatti, il turista 2.0 non si accontenta più di trovare un albergo su Google Maps e con la Google Street View guardarne solo l’esterno: vuole entrare in questa struttura, la vuole vivere prima del viaggio stesso. Il tour virtuale - che deve essere realizzato in modo appropriato e con tecnologie all’avanguardia per la massima esperienza di fruizione - permette al turista di iniziare ad assaporare la vacanza seduto in ufficio o sul proprio divano, permettendogli di immaginarsi già sdraiato su un comodo letto di un albergo a 5 stelle. Inoltre, dare al turista l’opportunità di vedere bene cosa sta acquistando, infonde in lui un forte senso di sicurezza, che è una delle caratteristiche più ricercate in un viaggio al giorno d’oggi. La scelta di inserire un tour virtuale nel sito web è molto utile anche per gli alberghi e i residence vacanze che puntano alle famiglie. È dimostrato, infatti, che le famiglie con bambini si fanno aiutare da questi ultimi nella scelta dell’albergo ed è anche dimostrato che i bambini sono molto colpiti dalle nuove tecnologie, come per esempio quella dei virtual tour, perché si sentono più coinvolti. Cosa aspetti? La stagione estiva 2017 è alle porte! Insomma, una delle strategie più efficaci di web marketing applicabili alle strutture ricettive, quali bed and breakfast, resort, alberghi, sale ricevimenti, è quella di dotare la vostra azienda di un asset digitale complementare alle immagini e ai video per l’utilizzo sul Web e Social, per fare in modo che il turista si veda già all’interno della vostra struttura: è noto che quando una persona riesce più agevolmente a immaginarsi in una situazione, aumentano le probabilità che quella situazione si realizzerà. Fai sognare i tuoi visitatori digitali. |